venerdì 28 febbraio 2014

Giovane donna disabile segregata in casa dalla mamma:liberata dalla polizia dopo 8 anni

Giovane donna disabile segregata in casa dalla mamma:liberata dalla polizia dopo 8 anni

Venerdi 28 Febbraio 2014

NAPOLI - Una giovane donna di 36 anni è stata liberata dalla Polizia dopo essere rimastaa segregata dalla madre per almeno 8 anni in un appartamento in via Caldieri nel quartiere Vomero a Napoli.  GIOVANE DISABILE MALNUTRITA Secondo le prime informazioni la giovane ha 36 anni ed e una disabile mentale. La donna di 36 anni, C.G., trovata in un'abitazione di Napoli dagli agenti in evidente stato di malnutrizione e deficit psico-fisico, e stata portata in ospedale per le cure del caso. La madre, R.S., di 69 anni, e stata arrestata dagli agenti del commissariato Arenella con l'accusa di sequestro di persona aggravato e continuato, lesioni personali e maltrattamenti in famiglia. TASSO UMANITA A LIVELLI MINIMI La vicenda che colpisce e che in zona-bene come il Vomero accadano simili tragedie, peraltro gia un mese fa nello stesso quartiere fu trovata un'anziana morta dopo un mese. C'e una grande solitudine che contribuisce a determinare vicende drammatiche e tristissime come questa. E quanto dice all'ANSA Antonio Mattone, portavoce napoletano della Comunita di Sant'Egidio, commentando la vicenda della donna di 36 anni segregata dalla madre per otto anni e liberata oggi dalla polizia. Il fatto che una mamma tratti cosi una figlia - aggiunge - vuol dire che il tasso di umanita e sceso ai livelli minimi.... Il Vomero era il quartiere borghese, nel senso piu nobile della parola, dove tutti si conoscevano, parlavano, intrecciavano relazioni - aggiunge Mattone - Il fatto che dopo tanti anni si sia scoperta questa grave storia da la cifra di quanto sia diventata grande la solitudine delle persone in un quartiere-simbolo della citta, cosi vivo, pieno di relazioni almeno apparentemente. La vicenda deve interrogare tutti i napoletani nel fare attenzione alle persone che vivono accanto a loro. Napoli e stata sempre una citta di convivenza, di incontro e, quindi, non deve perdere questa sua caratteristica. Facciamo attenzione a chi vive accanto a noi, mostriamo piu solidarieta verso i piu deboli - insiste l'esponente della Comunita di Sant'Egidio - le persone in difficolta oggi sono tante e con la crisi aumentano a vista d'occhio e non sono solo quelle che vediamo abbandonate per strada.

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