giovedì 27 febbraio 2014

Crisi, chiude il ristorante dove nacque la prima ricetta del Tiramisu

Crisi, chiude il ristorante dove nacque la prima ricetta del Tiramisu

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TREVISO

Crisi, chiude il ristorante dove nacquela prima ricetta del Tiramisu

Il 30 marzo ultima cena a Le Beccherie. Il locale era stato aperto nel 1939. Il titolare: Cambiati i tempi. Zaia: se ne va una pagina della nostra storia

TREVISO - Chiude a Treviso dal 30 marzo il ristorante Le Beccherie della famiglia Campeol, dove fu inventato il Tiramisu, il dolce al cucchiaio piu famoso il mondo. Alla fine degli anni '50 fu Alba con il marito Aldo Campeol e il pasticcere Roberto Linguanotto a creare il Tiramisu, modificando la ricetta dell'antica coppa imperiale e i dolci ricostituenti utilizzati all'epoca nei bordelli. Al telefono del ristorante la segreteria telefonica invita a non lasciare messaggi e a richiamare dopo le 19.45. Al cellulare il titolare, Carlo Campeol, conferma tutto. Chiudero il 30 marzo, quel giorno paghero i miei tre dipendenti e i fornitori e poi chiudero il ristorante per sempre. Una decisione sofferta, aggiunge Campeol, motivata dalla crisi. C'e stato un crollo nella clientela, sono mancati i politici, le aziende e la gente comune. Eppure il nome de Le Beccherie era rimbalzato a livello internazionale perche era nella cucina di questo locale che era nato il dolce al cucchiaio piu famoso al mondo. Ma evidentemente questo non e bastato. Aggiunge Campeol: I ristoranti non si riempiono tutti i giorni con notizie come questa. Oggi vanno di moda i bar che propongono aperitivi lunghi. Avremmo dovuto dare una svolta a questo ristorante ma a 60 anni non ho la voglia ne l'energia per farlo. Cosi si conferma il detto che le attivita vengono chiuse alla terza generazione. E' stato cosi anche nel nostro caso.

Il ristorante Le Beccherie a TrevisoIl ristorante ha caratterizzato la storia di Treviso: tra le sale del locale, anniversari, compleanni, cene e pranzi d'affari, associazioni, vip, turisti e sportivi. Dai party scozzesi organizzati dal mondo del rugby, alle star del cinema, della politica e della finanza che hanno gustato le ricette della famiglia Campeol: i mitici bolliti, la sopa coada, la pasta e fasioi, il radicchio rosso, i bruscandoli, i zaeti. I sapori della campagna veneta trasformati in ricette prelibate. Ma adesso Carlo Campeol e la moglie Francesca hanno deciso di chiudere i battenti. Se ne va un pezzo di storia della citta: il ristorante aveva aperto il primo settembre 1939, il giorno in cui scoppio la seconda guerra mondiale, nel cuore di Treviso con Carlo Campeol senior.

Il ristorante Le Beccherie a Treviso (Archivio)Il ristorante Le Beccherie chiude per la crisi e per il mancato adeguamento ai tempi. Spiega Campeol: Oggi i tabaccai propongono da mangiare, nei bar si mangia. In un centro all'ingrosso proponevano per la ristorazione veloce piatti prelibati da cuocere al microonde a un euro e mezzo l'uno. E non ci sono controlli, non ci sono norme da rispettare. La famiglia Campeol e proprietaria sia degli spazi che della licenza. Carlo ha deciso di chiudere il ristorante e ancora non ha deciso se vendere, affittare o lasciare sfitto. L'amarezza di Campeol e molta: Adesso mi proporro per insegnare agli altri tutti gli errori da evitare. Sapete qual e stato l'errore piu grosso? Quello di lasciarmi prendere dal momento affettivo, dalla tradizione, dalla storia iniziata dal nonno e portata avanti dalla generazione dei miei genitori. In questo mestiere ci sono due tipi di persone, gli imprenditori col pelo sullo stomaco e i ristoratori guidati dalla passione. Io appartengo a quest'ultima categoria.

E’ una notizia che non avrei voluto leggere, che annuncia non solo la fine di un pezzo di storia di Treviso, ma che piu in generale comunica la cancellazione di una pagina della cultura enogastronomica mondiale. Chiudono le Beccherie, chiude il locale dove e nato ed e stato “battezzato” il Tiramisu. Non nasconde il suo rammarico il presidente del Veneto Luca Zaia. Ci manchera un luogo come questo – aggiunge Zaia – dove assaggiare territorio e tradizione senza mai annoiarsi. Le Beccherie sono vittime di una serie di fattori, che certamente si ricollegano anche alla crisi economica, ma anche, a mio avviso, a un certo appiattimento della cultura gastronomica mondiale, dove in cucina la voglia di spettacolo prevale sull’impegno a soddisfare al massimo livello la voglia di convivialita, o dove presunte esigenze nutrizionali puniscono gusti e sapori che esprimono la qualita del territorio e, con essi, quelle che sono vere e proprie espressioni di cultura e di civilta. Spero e mi auguro – conclude Zaia – che la famiglia Campeol con i loro collaboratori voglia comunque proseguire, anche in un'altra sede, nella attivita e nel lavoro che hanno svolto per decenni con tanta dedizione e passione.

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