sabato 1 marzo 2014

Ucraina, duemila soldati russi in Crimea.L'ira di Obama: "Un intervento costerebbe caro"

Ucraina, duemila soldati russi in Crimea.L'ira di Obama: "Un intervento costerebbe caro"

Venerdi 28 Febbraio 2014

KIEV - In Crimea cominciano a soffiare pericolosi venti di guerra, malgrado i primi accenni di dialogo diplomatico fra Russia e Occidente sulla patata bollente ucraina. Kiev grida all'invasione e alla provocazione, affermando che Mosca ha gia' inviato 2.000 para' in Crimea, mentre il presidente ad interim, Oleksandr Turcinov, accusa la Russia di Vladimir Putin di voler provocare un conflitto, con una "aggressione non dissimulata", per poi "annettersi il territorio". E in effetti uomini armati presidiano da stamattina due importanti aeroporti della penisola russofona ucraina: quello della capitale Simferopoli e quello di Belbek, a 20 chilometri da Sebastopoli, dove e' di stanza la flotta russa del Mar Nero. Non e' ben chiaro se gli autori di questi blitz - sulle cui mimetiche non c'e' alcun segno distintivo - siano paramilitari filorussi o delle truppe regolari di Mosca. Video. IRA DI OBAMA. Gli Stati Uniti sono "profondamente preoccupati dalle informazioni di movimenti di militari della Federazione Russa in Ucraina": con tono grave, Obama ha oggi ammonito Mosca che ogni intervento armato nella crisi ucraina "sarebbe profondamente destabilizzante per l'Ucraina e potenzialmente pericoloso" e, "sarebbe una chiara violazione dell'impegno russo al rispetto dell'indipendenza, della sovranita' e delle frontiere dell'Ucraina, delle leggi internazionali". Soprattutto: avrebbe "un costo". E allo stesso tempo, la Casa Bianca ha fatto filtrare la notizia che il presidente Obama sta pensando di non essere presente al prossimo vertice del G8 in programma a giugno a Sochi, e che anche gli alleati europei starebbero pensando al boicottaggio del summit. Al termine di una giornata contrassegnata da un'escalation di informazioni in arrivo dalla Crimea e da Kiev, il presidente americano ha convocato con un breve preavviso i giornalisti della Casa Bianca e in una breve dichiarazione ha sottolineato che "la Russia ha relazioni storiche con l'Ucraina, comprese relazioni culturali ed economiche, e ha installazioni militari in Crimea, ma ogni violazione della sovranita' dell'Ucraina sarebbe profondamente destabilizzante, e questo non e' nell'interesse dell'Ucraina, della Russia o dell'Europa". Obama ha quindi sottolineato che un intervento armato russo sarebbe una "interferenza in questioni che devono essere determinate dal popolo ucraino" e "solo pochi giorni dopo che il mondo e' andato in Russia per i giochi olimpici, susciterebbe la condanna delle Nazioni del mondo. E, certamente, gli Stati Uniti saranno accanto alla comunita' internazionale nell'affermare che ogni intervento militare in Ucraina avra' un costo". MOSCA MINIMIZZA. La flotta del Mar Nero ha escluso il coinvolgimento di propri militari nell'occupazione dell'aeroporto di Belbek. Il nuovo potere di Kiev in Crimea grida stasera apertamente alla presunta "invasione" di 2.000 militari russi aviotrasportati a Simferopoli. Gia' in mattinata il ministro dell'Interno ucraino, Arsen Avakov, aveva del resto accusato Mosca di "invasione armata". "Mi rivolgo personalmente al presidente Putin - ha poi detto in serata Turcinov alla tv - per chiedergli di fermare immediatamente la sua aggressione non dissimulata e di ritirare i suoi militari in Crimea. Secondo lui si vuole "provocare il conflitto per poi annettersi il territorio". La tensione nella russofona Crimea e' in effetti altissima, e sembra sempre piu' evidente che le autorita' ucraine non hanno la situazione sotto controllo. Il Foreign Office ha consigliato ai britannici di lasciare la penisola e in serata si e' riunito il Consiglio di Sicurezza dell'Onu per "consultazioni", nel quale l'ambasciatore di Kiev ha chiesto che si aiuti l'Ucraina a mantenere la propria integrita'. Dopo una serie di telefonate con il premier britannico David Cameron, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente Ue, Herman Van Rompuy, e' stato comunque lo stesso Putin, rompendo giorni di gelido silenzio, a invitare alla calma per evitare "un'ulteriore escalation della violenza". Secondo Downing Street, inoltre, il leader del Cremlino si sarebbe confermato d'accordo sulla necessita' di rispettare l'integrita' territoriale dell'Ucraina. Ma a puntare il dito contro la Russia e' anche uno dei maggiori leader politici ucraini, l'ex pugile Vitali Klitschko, che dopo aver annunciato che l'ex premier Iulia Timoshenko si candidera' (come lui) alle presidenziali del 25 maggio, ha anche denunciato che soldati di Mosca stanno partecipando alle azioni militari in Crimea.

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