venerdì 28 febbraio 2014

Le ferrovie abbandonate, patrimonio di viabilita e memoria

Le ferrovie abbandonate, patrimonio di viabilita e memoria

2 marzo: GIORNATA DELLE FERROVIE DIMENTICATE

Le ferrovie abbandonate, patrimonio di viabilita e memoria

Mobilitati appassionati e volontari, 137 associazioni per valorizzare e recuperare il patrimonio ferroviario minore

Il Murgia Express delle Ferrovie Appulo-lucane

Vecchie ferrovie, binari solitari, ponti, rimesse, locomotive, vagoni e carrozze, gallerie e antiche stazioni per 137 associazioni culturale coinvolte. Il 2 marzo la Giornata delle ferrovie dimenticate recupera e valorizza cio che rimane del patrimonio ferroviario minore. Organizzata da CoMoDo (Confederazione mobilita dolce) con il patrocinio di Commissione Europea, ministero dell’Ambiente, Fondazione Fs Italiane, di otto tra Regioni e Province, e con il contributo di Trenord, la giornata - giunta alla settima edizione - vede mobilitati centinaia di volontari e appassionati che muoveranno treni a vapore, ripercorreranno con biciclette, a piedi e a cavallo il tracciato di ferrovie abbandonate, apriranno scali e depositi, esploreranno gallerie, rievocheranno il ricordo con mostre storiche (qui tutte le iniziative regione per regione).

Ferrovie dismesse e abbandonate            

MEMORIA - Per non perdere la memoria, per recuperare e valorizzare quanto ancora resta del patrimonio ferroviario minore, di una rete (6.400 i chilometri di ferrovie inutilizzate) destinata a tutti gli utenti non motorizzati, come una scelta per la salvaguardia del territorio e per un turismo eco-compatibile.

GREENWAY - Si sta finalmente creando la memoria delle ferrovie dismesse, ha detto Massimo Bottini, presidente nazionale di CoMoDo. In molti casi sono diventate e possono diventare greenway, in altri potranno e dovranno essere ripercorsi da treni di servizio alla comunita locale e alla sua economia, in altri casi si trasformeranno in laboratori di rigenerazione etica del Paese. Nello scorso settembre e stato presentato un disegno di legge su iniziativa di CoMoDo e delle associazioni confederate per favorire la realizzazione di una rete nazionale di mobilita dolce che contempli anche l’utilizzo di strade arginali, tronchi stradali dismessi, l antiche vie storiche e sentieri costieri.

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