domenica 23 febbraio 2014

Alla ricerca del gemello della Terra: due progetti europei

Alla ricerca del gemello della Terra: due progetti europei

In entrambi di rilievo la presenza di scienziati italiani

Alla ricerca del gemello della Terra: due progetti europei

L’Agenzia spaziale europea lancera i satelliti Cheops (2017) e Plato (2024)

Il satellite Plato (Esa)

L’Europa si impegna seriamente nella ricerca del pianeta gemello della Terra. Due progetti approvati dall’Agenzia spaziale europea Esa porteranno al lancio di due satelliti, Cheops e Plato, entrambi impegnati nella sfida piu appassionante del nostro tempo. Cheops partira nel 2017 mentre Plato volera nello spazio nel 2024. Avranno compiti diversi e in entrambi la presenza degli scienziati italiani dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e di grande rilievo a testimonianza della notevole reputazione di cui godono.

Plato, il satellite per scoprire il gemello della Terra            

CHEOPS E PLATO - Cheops e una piccola missione. Il satellite sara posto in orbita per scrutare una stella alla volta al fine di scovare eventuali esopianeti nel suo circondario. Piu complicato invece sara Plato, dotato di ben 34 obiettivi grandangolari che scandaglieranno il cielo per otto anni dalla sua orbita intorno al Sole. La partecipazione ai due progetti dell’Esa e garantita dall’Agenzia spaziale italiana (Asi). I telescopi di Plato sono disegnati da un team coordinato da Roberto Regazzoni dell’Osservatorio di Padova e docente di ottica all’universita patavina. Insieme riusciranno a scrutare 100 mila stelle alla volta, mentre nell’arco della sua vita cosmica Plato arrivera a indagare in profondita oltre un milione di astri, scoprendo gli eventuali mondi intorno ad essi.

TERRA GEMELLA - Le probabilita di trovare un gemello della Terra a questo punto saliranno enormemente; anzi gli scienziati coinvolti ritengono la condizione estremamente favorevole all’ambito risultato sognato. Gli astronomi italiani coinvolti sono circa un centinaio e appartengono, oltre a Padova, agli istituti di Catania, Milano, Firenze, Palermo, Torino, Napoli e Roma. Una parte dell’elaborazione delle informazioni raccolte sara pure compiuta nella Penisola dal centro per i dati scientifici dell’Asi.

UN LIBRO - Per farsi un’idea della sfida posta dai due nuovi satelliti che seguiranno le orme di Kepler della Nasa, scopritore di una grande quantita di pianeti extrasolari, e interessante e utile leggere il libro I pianeti extrasolari (Il Mulino), scritto da un’illustre scienziata italiana, Giovanna Tinetti, che insegna all’ University College di Londra. Il libro racconta la storia della straordinaria ricerca a partire dal 1995 quando venne individuato il primo pianeta (51 Pegasi b) vicino a un’altra stella della galassia. Tinetti studia, in particolare, le atmosfere di questi corpi celesti lontani dove le tracce dell’acqua potrebbero avvicinare alla presenza della vita. E nel libro spiega, in modo semplice e molto efficace, il complicato lavoro compiuto dagli osservatori per individuare la presenza e la natura dei mondi lontani ai quali e aggrappata la nostra speranza di non essere soli nell’universo.

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