venerdì 28 febbraio 2014

Disoccupazione ancora in su, 12,9% Un milione di occupati in meno dal 2008

Disoccupazione ancora in su, 12,9% Un milione di occupati in meno dal 2008

I DATI ISTAT

Disoccupazione ancora in su, 12,9%Un milione di occupati in meno dal 2008

Il tasso di disoccupazione giovanile schizza al 42,4%, l’inflazione frena

Imagoeconomica

E’ il peggior dato dall’inizio della crisi: il tasso di disoccupazione in Italia a gennaio e balzato al 12,9%, in rialzo di 0,2 punti percentuali su dicembre e di 1,1 su base annua, mentre nella media dei Paesi Ue resta al 12%. I disoccupati sfiorano i 3,3 milioni nel 2013, + 13,4% rispetto all’anno precedente, incremento che interessa entrambe le componenti di genere e tutte le ripartizioni.Lo rileva l’Istat (dati provvisori), che sottolinea che si tratta del tasso piu alto sia dall’inizio delle serie mensili, gennaio 2004, sia delle trimestrali, primo trimestre 1977. Sale anche il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni), balzando al 42,4%, in aumento di 0,7 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 4,0 punti nel confronto con l’anno precedente . Nel 2013 gli occupati sono diminuiti di 478 mila (-2,1%) rispetto al 2012, ovvero di quasi mezzo milione.Tra il 2008 e il 2013, gli anni della crisi, si contano 984 mila occupati in meno, ovvero quasi un milione. Solo tra il 2012 e il 2013 l’occupazione italiana cala di 500 mila unita, con un calo del tasso di occupazione dal 60,6% del 2012 al 58,1% del 2013.

IL DATO PEGGIORE AL SUD- Nella media del 2013 il numero di occupati e sceso di 478.000 unita, pari una flessione del 2,1%. Lo rileva l’Istat, precisando che la riduzione rimane piu forte nelle regioni meridionali (-4,6%, pari a -282.000 unita): se la disoccupazione nella media del 2013 ha raggiunto un tasso del 12,2%, nel Mezzogiorno si registra un tasso del 19,7%. Nella media 2013 i disoccupati erano 3,1 milioni (+13,4%) con un aumento soprattutto per gli uomini (+15,8%) mentre per le donne si registra un aumento del 10,7%. Torna a scendere nel 2013 anche il lavoro precario, definito dall’Istat come lavoro atipico: se i dipendenti a tempo indeterminato sono 190 mila in meno, quelli a tempo determinato sono in calo di 197 mila unita in un anno. Il tasso di inattivita nella media 2013 sale al 36,5%, con un incremento di 0,2 punti percentuali. Istat sottolinea che dopo il forte calo del 2012 la popolazione inattiva tra i 15 e i 64 anni torna a crescere (+0,3%): tra i motivi della mancata ricerca del lavoro crescono in misura sostenuta lo scoraggiamento e i motivi di studio (rispettivamente 187.000 e 100.000 persone in piu).

L’INFLAZIONE TORNA A FRENARE - A febbraio l’inflazione su base annua torna a frenare, risultando pari allo 0,5% (dallo 0,7%, di gennaio): significa che i prezzi di beni e servizi sono aumentati solo dello 0,5% rispetto a febbraio dell’anno scorso, con una decelerazione di due decimi di punto percentuale rispetto al valore registrato a gennaio, che era appunto +0,7%. E il valore piu basso da ottobre 2009. Lo rileva l’Istat nelle stime. Il rallentamento e soprattutto dovuto ai beni energetici, i carburanti, e agli alimentari freschi. Su base mensile l’indice e addirittura in calo (-0,1% dallo 0,2% di gennaio). I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e delle persona frenano a febbraio allo 0,9% (dal +1,3%), anche se continuano a mantenersi sopra l’inflazione (allo 0,5%).

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