martedì 18 marzo 2014

"Hanno visto il bimbo e hanno sparato". Domenico, 3 anni,ucciso in auto con la mamma e il compagno di lei

"Hanno visto il bimbo e hanno sparato". Domenico, 3 anni,ucciso in auto con la mamma e il compagno di lei

Martedi 18 Marzo 2014

TARANTO - Quando i carabinieri sono arrivati sembrava fosse un incidente stradale: l'auto, una Matiz di colore rosso, adagiata quasi sul guard rail e dentro, sul sedile posteriore, due bambini di sei e sette anni, che singhiozzavano e non riuscivano neanche a parlare.  Davanti, al posto di guida, una donna e accanto un uomo che nascondeva quasi con il suo corpo quello del piccolo di quattro anni che aveva in braccio: tutti e tre morti. Sono stati raggiunti da una pioggia di colpi di arma da fuoco sparati - sembra - da una vettura che ha affiancato la Matiz mentre l'auto percorreva la statale 106, nelle vicinanze dello svincolo per Palagiano Sud. Sono stati sparati tra i 15 e i 20 colpi e tra il primo e l'ultimo l'auto ha percorso, sembrerebbe, 300 metri. A seguito dell'agguato, il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha disposto l'invio di 60 tra poliziotti e carabinieri nella provincia di Taranto. Le vittime sono Cosimo Orlando, di 43 anni, con precedenti penali, in semiliberta, la sua compagna, Carla Maria Fornari, di 30 anni, e il figlio di quest'ultima, Domenico, di 3 anni, illesi gli altri due di sei e sette anni. Tutti e tre i bambini sono figli della donna, vedova di Domenico Petruzzelli, pregiudicato di 35 anni, ucciso insieme ad un altro pregiudicato, Domenico Attorre. Anche in quella circostanza la donna era stata presente. La vittima avrebbe compiuto tre anni ad agosto. Al piccolo Domenico la mamma aveva dato il nome del marito, ucciso in un agguato nel maggio 2011, tre mesi prima della sua nascita.  Gli investigatori sono certi che i killer abbiano agito per vendetta nei confronti di Cosimo Orlando, detenuto in semiliberta perche stava scontando una condanna per il duplice omicidio di Filippo Scarciello e Giancarlo La Cava, di 22 e di 26 anni, uccisi con colpi di arma da fuoco nelle campagne di Palagianello (Taranto) il 4 novembre del 1998. Orlando era stato condannato insieme ad un complice e aveva gia scontato in carcere 13 anni. Il duplice omicidio - secondo quanto accertato dagli investigatori - maturo nell'ambito di contrasti tra clan rivali per contendersi l'attivita di spaccio di droga nella zona. E sembra che Orlando, da quando aveva ottenuto la semiliberta, era tornato a pretendere di svolgere un ruolo nel mondo della attivita di spaccio delle sostanze stupefacenti. L'agguato e avvenuto mentre la donna, a bordo della sua Matiz stava accompagnando il suo compagno, Cosimo Orlando, nel carcere di Taranto dove l'uomo trascorreva la notte. Il giorno, invece, era a Palagiano, dove la famiglia viveva. All'agguato non hanno assistito testimoni: sarebbero stati alcuni automobilisti a segnalare la presenza della vettura ferma in modo strano. Quando i carabinieri sono arrivati non hanno potuto far altro che constatare la morte dei tre e occuparsi immediatamente degli altri due bambini che erano sotto choc. Sono quindi scattate le battute nella zona di polizia e carabinieri alla ricerca dei killer: ancora non e possibile sapere - gli investigatori al momento non si sbilanciano - se il commando abbia sparato affiancando la Matiz dal lato del conducente o del passeggero. Occorre riflettere sul rischio - ha detto stamani il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola - che tornino gli anni peggiori. Credo che lo stato debba reagire di fronte ad una strage cosi efferata, che ancora una volta - aggiunge Vendola - dimostra quanto la modalita operativa della mafia abbia dentro di se un codice di disumanita e di barbarie assoluta. Il prefetto di Taranto, Umberto Guidato, ha convocato una riunione urgente in prefettura. Da Roma - si e appreso - stanno arrivando in Puglia i carabinieri del Ros. Le indagini sono dirette dal pm Remo Epifani e dal pm della Dda di Lecce Alessio Coccioli.  CARLA AVEVA TESTIMONIATO CONTRO IL KILLER DEL MARITO Carla Maria Fornari, la donna incensurata uccisa ieri sera a Palagiano (Taranto) insieme al compagno pregiudicato Cosimo Orlando e al suo bimbo di poco meno di tre anni, si era costituita parte civile e aveva testimoniato nel processo a carico dei presunti assassini dell' ex marito, Domenico Petruzzelli, di 35 anni, ucciso anche lui nel maggio del 2011 insieme al pregiudicato Domenico Attorre, di 52 anni. Non si sa se questo particolare possa avere qualche legame con l'agguato di ieri sera. Il processo di primo grado per il duplice omicidio Attorre-Petruzzelli si e concluso con tre condanne all'ergastolo. Orlando, invece, lavorava in un'azienda agricola di Palagiano ed era detenuto in semiliberta: lasciava al mattino il carcere di Taranto per recarsi al lavoro e rientrava nella casa circondariale entro le 22 per dormirci. I COMMENTI SU LEGGO FACEBOOK Pubblicazione di Leggo - Il sito ufficiale.

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