giovedì 20 marzo 2014

Pompei crolla anche col sole Giu muro in una domus della Regio V

Pompei crolla anche col sole Giu muro in una domus della Regio V

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NAPOLI a dare l'allarme i custodi

Pompei crolla anche col sole Giu muro in una domus della Regio V

Ma il soprintendente Osanna avverte: Non e avvenuto stanotte, lo dimostrano le prime analisi archeologiche

Il muro crollato nella domus della Regio VNAPOLI - Pompei crolla anche col sole. Una piccola parte di muro si e sfarinata in una domus che si trova nella Regio V degli scavi archeologici. E l'annus horribilis - l'ennesimo - per il sito che nei giorni scorsi ha subito il furto di un frammento dell'affresco della dea Artemide che ha indignato il mondo. E non era il primo nella zona archeologica che aspetta il Grande Progetto. A segnalare il cedimento di oggi sono stati i custodi.

LA PRECISAZIONE - Anche se il soprintendente Massimo Osanna in serata ha precisato all'Ansa: Il crollo non e avvenuto questa notte, le prime analisi archeologiche dimostrano che non si tratta di un evento recente. Adesso saranno le autorita competenti e gli esperti a valutare il caso. Ugualmente non recente, specifica Osanna, sarebbe poi anche il furto del frammento di affresco dalla Domus di Nettuno scoperto lo scorso 12 marzo. Ho fatto personalmente un sopralluogo, accompagnato dal vicedirettore del Grande Progetto Pompei Fabrizio Magani, che e uno storico dell'arte - racconta il soprintendente - A nostro avviso e escluso che si tratti di un furto d'arte, sembra piuttosto uno sfregio, come ce ne sono tanti in Italia. E anche quello non e una cosa recente. Si tratta di un lavoro fatto in modo molto approssimativo e certo non su commissione, anche perche stiamo parlando di un affresco molto rovinato, che tra l'altro, viste le dimensioni complessive, avrebbe potuto essere asportato tutto.

IL SOPRALLUOGO - Ad ogni modo, in base al primo sopralluogo effettuato stamane, disposto dal ministero di Beni culturali, il crollo riguarderebbe un tratto di muro 'in opera incerta' lungo e alto circa un metro, di un ambiente all'interno di un'area interdetta al pubblico, interessata da interventi di messa in sicurezza nell'ambito del Grande progetto Pompei che saranno realizzati entro il 2015. Cosi la nota del Mibact che precisa che la comunicazione e stata fatta questa mattina, giovedi, dalla soprintendenza speciale di Pompei, Ercolano e Stabia.

LE VERIFICHE - La soprintendenza ha informato l'Autorita giudiziaria e il comando locale dei carabinieri che sta effettuando, insieme con i tecnici interni, le necessarie verifiche. Il ministero, informano dal Collegio Romano, ha disposto una perizia tecnica da parte dell'Istituto Superiore per la Conservazione ed il restauro che inviera domani mattina un gruppo di esperti, coordinati dal direttore dell'Istituto, per verificare la data e le cause tecniche del cedimento.

LE MISURE DI FRANCESCHINI - Solo ieri, mercoledi, il ministro Franceschini aveva convocato una riunione operativa per fare il punto sul da farsi prima che della partenza del Grande progetto Pompei. Risultato dell'incontro alcune misure di emergenza: il rafforzamento della sicurezza anche con vigilantes privati (30 persone in piu per alleggerire il lavoro dei custodi), l'accelerazione delle gare per la videosorveglianza e la costruzione di nuova recinzione.

FURTI ANCHE A ERCOLANO - Non solo Pompei. In Campania, regione al altissimo tasso archeologico, si registrano gravi episodi anche ad Ercolano. Nel sito archeologico vesuviano sono state portate via delle griglie in ferro cromato che erano collocate nella passerella della scarpata Nord. A denunciare l'episodio ai carabinieri e stato un impiegato che presta servizio negli Scavi. Il furto sarebbe avvenuto tra il 14 e il 18 marzo.

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