giovedì 20 marzo 2014

Le capitali della felicitA in Italia? Genova e Cagliari. Ma se Milano avesse il mare...

Le capitali della felicitA in Italia? Genova e Cagliari. Ma se Milano avesse il mare...

aVita, libertA e ricerca della felicitAa. Sono queste parole, scolpite nel testo dellaADichiarazione daIndipendenzaAdegli Stati Uniti daAmerica, a ricordarci quanto laaspirazione alla felicitA sia un elemento fondamentale nella vita di ognuno di noi. Accanto alAPil, alla ricchezza, e alle libertA politiche di cui i cittadini possono godere, anche il grado di felicitA di ciascun individuo merita infatti di essere preso in considerazione nel misurare il benessere e laefficacia delle nostre democrazie. E proprio con questo spirito l’ONU dall’anno scorso ha istituito la giornata mondiale della felicitA che oggi, 20 marzo, celebra il suo secondo anniversario. Ma in Italia dove si A piA felice? E quali sono i fattori che influenzano maggiormente il sorriso degli italiani? Per cercare di rispondere a queste domande, una possibilitA A quella di analizzare quello che gli italiani scrivono sui social media. Dopotutto, per manifestare gioia, o tristezza, 140 caratteri sono spesso piA che sufficienti, e l’indice iHappy, di cui abbiamo giA parlato piA volte in queste pagine, A nato proprio con questo obbiettivo in mente.

Dallaanalisi diAoltre 40 milioni di messaggi su TwitterAraccolti quotidianamente nelle 110 provincie italiane, emerge che nel 2013 la capitale della felicitA in Italia A stata Genova. La provincia del capoluogo ligure si colloca infatti al primo posto con un 75,5% di tweet felici. Al secondo posto, e a poca distanza, troviamoACagliariA(75,1%), mentre nella top-ten compaiono ancheAParmaA(quarta col 72,9%),ABariA(settima: 71,7%) eABolognaA(71,4%), seconda nel 2012 ma che quest’anno scende al decimo posto.

 

Quasi tutte le grandi cittA fanno invece registrare valori di felicitA ridotti. Si salva soloAFirenze, al 65A posto col 58,2% di tweet felici. PiA staccataARomaA(54%, e 21 posizioni sottoAFirenze), mentre nei bassifondi della classifica troviamoATorinoA(91A posto),AMilanoA(93A) eANapoliA(96A). Insomma, sembrerebbe proprio che vivere nelle metropoli, in un periodo di crisi perdurante, non sia una buona medicina per il sorriso, tra stress da (iper)lavoro (quando c’A), traffico, prezzi piA alti e smog. La provincia piA triste del 2013 A stata perA AostaA(44,2%), seguita daANuoroA(45,8%), che anche questaanno si conferma in penultima posizione, eAPadovaA(45,9%). Male anche Venezia (48%) eA Olbia-Tempio (49,5%), che come la vicina Nuoro A stata una delle zone piA colpite dal ciclone Cleopatra.

Se consideriamo invece le regioni italiane,APugliaAedAEmilia-RomagnaArisultano quelle piA felici nella classifica di iHappy, con valori intorno al 66%, mentreALombardiaAeAVenetoAsi fermano al 53% e sono in fondo alla classifica.

Ma cosa rende gli italiani felici (o tristi)? Innanzitutto gli italiani sono “meteopatici”. Se lo scorsoAinvernoA(50,2%), durante i freddi mesi di gennaio e febbraio, il Bel Paese A stato mediamente triste, a marzo 2013, con laarrivo della primavera, la felicitA balza verso laalto (67,4%). ALa data scelta dallaONU per celebrare la felicitA sembra dunque quanto mai appropriata. Se consideriamo i giorni della settimana, di lunedAAsi A piA tristiA(59,2%), mentre i giorni di coppa (il martedA e mercoledA), cosA come il sabato, sono giorni felici. La felicitA migliora poi sensibilmente neiAgiorni di festaA(+1,8%), ma solo quando la festivitA non cade nel week-end, altrimenti niente vacanza e il giorno di festa diventa un aponte sprecatoa.

Tra le feste A il Natale a farla da padrone (iHappy +14,3%), ma in Italia anche laAfesta della mammaAproduce molti sorrisi (+11,1%), cosA come il giorno che precede laAbusta paga (un effetto temporaneo perA, che scompare in 24 ore: controllare quanto effettivamente rimane in tasca dopo bollette e spese varie probabilmente non aiuta il buonumore). Al contrario, lo spostamento di lancette dovutoAallaoraAlegaleAgenera ansia e depressione, e fa crollare la felicitA di oltre 5 punti. Anche laAlatitudine, infine, puA fare la differenza. Risalendo la penisola daAsudAaAnordAla felicitA diminuisce, tranne nelle provincie in cui caA ilAmare. E infatti se Milano avesse il mareala sua felicitA crescerebbe di 1,3 punti.

L’intera ricerca si puA consultare nell’ebook di Voices from the Blogs curato da Wired Italia.

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