lunedì 12 maggio 2014

Mozzarella di bufala contraffatta: 13 arresti nel Casertano.L'allarme della Procura: "Ci sono rischi per la salute"

Mozzarella di bufala contraffatta: 13 arresti nel Casertano.L'allarme della Procura: "Ci sono rischi per la salute"

Lunedi 12 Maggio 2014

CASERTA - Violazioni del disciplinare di produzione (con latte vaccino mescolato a quello di bufala, altro latte acquistato all'estero) e sul versante dei controlli igienico-sanitari.   Sono alcune delle irregolarita contestate al caseificio Cantile di Sparanise (Caserta), produttore di mozzarella di bufala campana dop, nell'ambito dell'operazione che ha portato 13 persone ai domiciliari, oltre che al sequestro dell'azienda e dei suoi sei punti vendita. Coinvolti anche alcuni veterinari della Asl preposti ai controlli. Il latte utilizzato per la mozzarella dop dal caseficio Cantile - al centro dell'inchiesta che ha portato a 13 misure cautelari - non veniva sottoposto al previsto autocontrollo sanitario. Controlli a campione sul latte giacente nei silos hanno rilevato una carica batterica anche piu di duemila volte superiore a quella consentita, tale da far ritenere il prodotto finale addirittura potenzialmente nocivo per la salute pubblica, si legge in una nota del procuratore aggiunto di Santa Maria Capua Vetere, Raffaella Capasso. LA PROCURA: RISCHI PER LA SALUTE Il caseificio Cantile, pur essendo tenuto in base al disciplinare di produzione dop ad utilizzare solo latte di bufala e di provenienza certa, secondo gli esiti delle indagini impiegava abitualmente anche latte vaccino, ed acquistava anche all'estero (Polonia, Ungheria e Francia) partite di latte e di cagliata, di cui veniva celata la provenienza alterando i documenti di trasporto, al fine di contenere i costi. I pm hanno ravvisato l'esistenza di una vera e propria associazione per delinquere, al cui vertice c'erano l'imprenditore Guido Cantile, 58 anni, ed i suoi figli Pasquale e Luigiantonio. Fondamentale era, per l'accusa, la complicita di alcuni funzionari della Asl addetti al controllo sanitario: gli accessi al caseificio da parte dei veterinari per il prelievo di campioni erano preceduti da preavviso ai responsabili del caseificio, e cosi risultavano quasi sempre favorevoli. I due funzionari della Asl coinvolti avrebbero anche avvisato i Cantile delle visite ispettive di altri organi, come il controllo da parte della Commissione europea, e addirittura avrebbero partecipato a riunioni nel caseificio con lo scopo di rimediare agli inconvenienti presenti nella struttura.

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