mercoledì 2 aprile 2014

Blitz in Veneto, arrestati 24 secessionisti: avevano ancheun carro armato. "Stavolta spariamo, non come nel '97"

Blitz in Veneto, arrestati 24 secessionisti: avevano ancheun carro armato. "Stavolta spariamo, non come nel '97"

Mercoledi 2 Aprile 2014

VENEZIA - «Velleitari», ma non per questo meno pericolosi perchè, a carico dei 24 secessionisti arrestati sull'asse Brescia-Venezia, ma con rapporti anche con la 'Disubbidientzià dei sardi di Salvatore «Doddore» Meloni e desiderosi di riconoscimenti formali da Paesi ritenuti amici come Serbia e Svizzera, secondo il gip di Brescia, esiste «un quadro indiziario nitido, composito e gravissimo in ordine all'effettiva sussistenza di uno stabile vincolo associativo» con il fine «senza dubbio eversivo dell'ordine democratico e costituzionale». Il fine, la cui realizzazione prevedeva l'assalto a piazza San Marco, a Venezia, con un 'Tanko, un carro armato rudimentale assurto a totem, dopo lo spettacolare attacco dei serenissimi nel '97, era intaccare l'unita dello stato e creare un nuovo Stato regionale, a regime almeno provvisoriamente autoritario e con un governo autoproclamato del tutto privo di legittimazione democratica.  Il bresciano Giancarlo Orini, ex candidato sindaco a Brescia nel '98 per la lista 'Liberi bresciani, gli ex Serenissimi Luigi Faccia e Flavio Contin, tutti arrestati, per i carabinieri del Ros, coordinati dal procuratore aggiunto Fabio Salamone e dal pm Leonardo Lesti, erano pienamente consapevoli della necessita di alzare il livello di scontro per conseguire gli obiettivi prefissati. Orini e Contin sono ai domiciliari perche ultrasettantenni. Il Tanko, a differenza del '97, questa volta poteva sparare davvero e la pala cingolata Fiataallis modello Fl 20 blindata e armata, era gia stata testata con spari a salve nel capannone di Casale di Scodosia, nel Padovano, chiamato Arsenale. Anche il programma si rifaceva a quello dei Serenissimi ma con modalita piu aggressive e violente e, oltre all'occupazione della piazza, era prevista anche l'insurrezione degli stati della popolazione del Nord Italia maggiormente esasperati dalla crisi economica. E in carcere e finito anche Lucio Chiavegato, portavoce del 'Coordinamento 9 Dicembre, considerato anche l'ala moderata dei forconi, che ha ancora il presidio a Soave. Arrestati anche Patrizia Badii, 50 anni, veronese, candidata sindaco nella sua citta nel 2012 per la lista 'Veneto Stato, e il marito Luca Vangelista che per gli investigatori avrebbe contribuito e non poco alla costruzione del 'Tanko (dalle intercettazioni il gruppo aveva intenzione di fabbricarne sei). In carcere anche il fondatore della Liga Veneta, poi confluito nella Lega Nord che lascio sbattendo la porta, Franco Rochetta, un po l'ideologo dell'Alleanza, con il suo carisma e la sua storia politica. Stessa sorte per l'ex parlamentare leghista Roberto Bernardelli, considerato il finanziatore del gruppo e chiamato il facoltoso nelle intercettazioni. L'organizzazione, hanno ricostruito i pedinamenti, le riprese filmate, le intercettazioni telefoniche e ambientali, era nata il 26 maggio del 2012 a Erbusco. C'erano quelli di Brescia patria, di Veneto Stato, di Disubbidientzia e alcuni dei venerati Serenissimi. Le riunioni avvenivano in particolare in un ristorante di Leno, nella Bassa bresciana, El Graner, oppure nel loro arsenale. In previsione del blitz era gia stato costituito un Direttorio, ed era stato nominato anche un comandante della piazza per la Venezia serenissima armata . Dopo il blitz anche una conferenza stampa (in una capitale europea da individuare) per avere la massima visibilita. All'iniziativa della magistratura bresciana ha risposto con la sua consueta veemenza il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini: Aiutano i clandestini, cancellando il reato di clandestinita, liberano migliaia di delinquenti con lo svuota-carceri, e arrestano chi vuole l'Indipendenza. Siamo alla follia. Se lo Stato pensa di fare paura a qualcuno, sbaglia. Il procuratore di Brescia, Tommaso Buonanno precisa: Non vi sono elementi che evidenzino collegamenti fra queste persone e la Lega Nord. Anzi, si tratta di uomini e donne che con il Carroccio avevano avuto contrasti perche ritenevano quella dei leghisti una linea troppo morbida. "STAVOLTA SPARIAMO" Nel capannone abbandonato di un paesino in provincia di Padova ribattezzato l' 'Arsenale, davanti ad un trattore trasformato grazie al progetto di un moldavo in un potente e poderoso Tanko destinato ad attaccare il regime che da troppo tempo ci affligge e ci umilia, i nostalgici dei Serenessimi che 17 anni fa assaltarono San Marco progettavano l'indipendenza dall'Italia: verranno a prenderci le teste di cuoio come accaduto nel 1997...potrebbe essere, ma questa volta i mezzi sono molto piu grossi e sparano davvero. Perche contro uno stato di merda del genere cosa puoi fare...c'e da stare solo alla regola del fucile. Le carte dell'inchiesta che ha portato al blitz contro i secessionisti lombardo-veneti sono lo specchio delle parole del comandante del Ros, il generale Mario Parente: gli esponenti dell'Alleanza sono velleitari ma pericolosi. Gente che al telefono parla della necessita di passare dalle parole ai fatti, caricando i candelotti di dinamite e instaurando un clima di terrore e che allo stesso tempo teme le conseguenze delle proprie azioni, perche la gabbia (la prigione, ndr) non e proprio che sia l'obiettivo. Personaggi che ipotizzano di emulare gli eco-terroristi dell'Alto Adige attaccando i tralicci dell'alta tensione ma subito si fermano: perche non e che danneggi il Quirinale - dice il leader indiscusso dei veneti Luigi Faccia in una delle tante riunioni 'operative nel ristorante El Grenor di Leno -...danneggi il coglione che si sta guardando la partita e che si incazza come una iena. Rivoluzionari che arrivano all'aeroporto di Linate dalla Sardegna per andare alla riunione fondativa dell'Allenza tra secessionisti di Veneto, Lombardia e, appunto, Sardegna, ma rimangono bloccati perche senza patente: Hanno prenotato una macchina - dice il 'presidente Giancarlo Orsini al telefono con Faccia - ma uno ha la patente scaduta e il leader si e dimenticato la patente a casa. Ma non vanno sottovalutati, i moderni Serenissimi. Perche, come scrive il Gip, la realizzazione del cannoncino ad hoc che doveva essere montato sul Tanko, non piu il calibro 50 usato dalla Nato che era nelle intenzioni ma un piu modesto e comunque letale 19-20, era in fase avanzatissima: quando gli metteremo le galline (munizioni, ndr) dentro sai che soddisfazione diceva ridendo l' 'ambasciatore del governo secessionista, Tiziano Lanza, l'uomo che avrebbe dovuto trattare con gli altri paesi che nelle intenzioni dei secessionisti avrebbero riconosciuto il 'Veneto libero. E perche le elezioni europee erano ormai imminenti ed era quello, e la conclusione di Orsini, il momento magico per il gesto eclatante, visto che non siamo cacciatori di poltrone. Perche, ancora, l'unico serio limite incontrato dall'organizzazione e stato di tipo finanziario, mentre l'ostentata certezza di un largo seguito popolare e effettivamente coerente ai successi dell'organizzazione nella fase di reclutamento. E ci credevano davvero, i secessionisti, di poter avere un seguito popolare ben piu ampio di quello di 17 anni fa. Pensiamo di pescare in questo mare infinito di invisibili ragionava Faccia ricordando gli effetti della crisi, le tasse, la classe politica marcia, Equitalia. Oppure nei delusi della Lega: si sono lasciati arrendere senza lottare - attacca Lanza parlando del Carroccio - e stato quello (Bossi, ndr) che ha tradito la gente semplice. Gente che invece, prosegue Lanza, va convinta: se incidi il cristallo dell'individualita...l'impatto mediatico sara una roba bestiale. Davanti al Tanko, il ministro del Tesoro del governo secessionista Corrado Manessi, diceva cosi: e ora che i nostri popoli la smettano di subire la Storia, noi dobbiamo cominciare a riscriverla. Parole molto simili a quelle dell'ex Serenissimo Flavio Contin, convinto che bisogna essere realisti in maniera fanatica...ci siamo solo noi altri che possiamo cambiare la storia...abbiamo 2 nemici: lo Stato italiano e il tempo che abbiamo a disposizione. E Lanza: l'unico modo per reclamare l'indipendenza bisogna che tu fai un atto di forza. Li hanno fermati i carabinieri. Ma non finira come ipotizza Mario Mainetti, altro ex della frangia piu radicale della Lega, al telefono con Orini: male che vada, nella peggiore delle ipotesi ci troviamo a casa mia a tagliare su un salame. I COMMENTI SU LEGGO FACEBOOK Pubblicazione di Leggo - Il sito ufficiale. 

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