lunedì 14 aprile 2014

Azora Rais, la pornostar arrestata a Roma:il capo di una banda che clonava carte di credito

Azora Rais, la pornostar arrestata a Roma:il capo di una banda che clonava carte di credito

Lunedi 14 Aprile 2014

ROMA - Lui, lei e l'altro. Un triangolo come tanti, «una coppia aperta» scherza un investigatore, se non fosse che i tre si dedicavano a clonare carte di credito per svuotare i conti di turisti stranieri in vacanza a Roma. Centinaia le vittime della truffa organizzata dalla ex showgirl e pornostar bulgara, in arte Azora Rais, con il marito connazionale e l'ex coniuge italiano, un imprenditore che riciclava i soldi. Vivevano tutti e tre in uno stabile in zona Capannelle, a Roma, la coppia bulgara al piano di sotto e il terzo socio al piano di sopra. In tutto sono 7 le persone arrestate - 6 bulgari - dai carabinieri del Comando antifalsificazione monetaria e della Compagnia Roma Centro nel weekend scorso in collaborazione con Europol e con la polizia della Bulgaria. Sono accusati di associazione a delinquere per la clonazione di carte di credito e l'intercettazione abusiva di dati informatici. Le ordinanze di custodia cautelare e i mandati di arresto europei sono stati emessi dal gip della Capitale. var id=67423 GLI ARRESTI Oltre agli arresti (21 erano gia stati eseguiti in flagranza di reato durante le indagini, iniziate nel 2012), gli investigatori hanno denunciato in stato di liberta, per gli stessi reati, altre 15 persone. L'operazione, chiamata 'Dolly card', aveva preso le mosse proprio dagli arresti in flagranza effettuati dai carabinieri della stazione di Roma San Lorenzo in Lucina, nel centro storico. E stata accertata l'esistenza di un'associazione per delinquere con basi operative a Roma ed in Bulgaria specializzata nella clonazione di carte mediante la manomissione di sportelli bancari Atm: i bancomat dopo le modifiche dei truffatori 'succhiavano i dati delle vittime per poi spostarli su tessere create ad hoc. Si calcola che il gruppo criminale abbia gestito un 'giro d'affari' di circa 100.000 euro al giorno. Le carte clonate venivano usate per prelievi all'estero, specie in Paesi asiatici come l'Indonesia, quindi i fonti venivano riportati in Italia e in Bulgaria ripuliti tramite agenzie di 'money transfer'. L'imprenditore italiano arrestato era protagonista delle operazioni di riciclaggio. PORNO CAPO Nel corso delle indagini i carabinieri si sono imbattuti in Azora Rais, al secolo Lozanova Zornitza, 44enne bulgara da tempo in Italia dove ha lavorato come showgirl di poca fama e con esperienze anche nel mondo della pornografia. La donna aveva avuto anche un premio letterario in Ciociaria e aveva fondato un partito. I premi sono stati trovati dai carabinieri nella sua casa di Roma. Peraltro l'attivita passata non e legata al ruolo svolto nell'organizzazione di truffatori, sottolineano gli investigatori, che la definiscono 'la dama bianca' del caso. I COMMENTI SU FACEBOOK  Pubblicazione di Leggo - Il sito ufficiale.

Articolo originale