lunedì 29 settembre 2014

Abolizione dei vitalizi per i politici in carcere: il Senato vota ‘no’

Il Senato ha bocciato il taglio delle indennita e soprattutto quello dei vitalizi ai condannati.

La proposta era stata presentata dal Movimento 5 stelle, insieme al provvedimento sul rendiconto delle spese per l’anno finanziario 2013 (approvato). Immediata la denuncia: ”Il Pd a braccetto con Forza Italia ha votato contro la sospensione del vitalizio dei parlamentari in custodia cautelare previsto nell’ordine del giorno del M5S a prima firma Mario Giarrusso. Al stesso tempo ha evitato il voto sulla nostra proposta che avrebbe soppresso il vitalizio per i senatori condannati come ad esempio Silvio Berlusconi”. Si legge in una nota del gruppo parlamentare pentastellato a Palazzo Madama. Il M5S aveva chiesto di ridurre l’indennita dei senatori portandola a un massimo di 5mila euro lordi. Stessa cosa per la diaria, che i grillini chiedevano non superasse i 3.500 euro lordi e che venisse erogata sulla base delle effettive presenze in Aula.

Stop vitalizi agli arrestati: odg non messo ai voti

Va in realta precisato che l’ordine del giorno che impegnava il Governo a revocare il vitalizio per i senatori condannati non e stato messo ai voti. “Doppietta della Casta al Senato” commenta su Facebook Vito Crimi evidenziando come il motivo del rifiuto sia legata al fatto che esiste una proposta simile depositata al consiglio di presidenza del Senato. “Nel giorno in cui il presidente Pietro Grasso (la mattina) si dichiara a parole contrario ai vitalizi ai mafiosi, (la sera) salva nei fatti il vitalizio a Berlusconi e a Dell’Utri. Grazie, Presidente. La preclusione e una vergogna. La solita presa per i fondelli: quando si arriva al dunque, quando e il momento di prendere una decisione nel rispetto dell’Istituzione e dei cittadini tutti fanno di tutto per non votare, e rinviare” commenta Crimi.

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