giovedì 31 luglio 2014

La mappa dei dialetti italiani

Paese dei campanili e dei frammenti orgogliosi di se, l’Italia porta ancora oggi nei suoi dialetti la storia di una terra che da centro dell’Europa e diventata crocevia di culture diverse.

Dopo oltre un secolo e mezzo di unita, i dialetti resistono a testimonianza della ricchezza culturale del nostro paese e della provenienza delle sue genti che, stando ad uno studio condotto alla Sapienza di Roma, hanno contribuito a fare dell’Italia il paese geneticamente piu eterogeneo d’Europa. A cio si aggiungono le caratteristiche morfologiche del nostro paese, le cui barriere naturali nei tempi antichi hanno contribuito a caratterizzare culturalmente le comunita locali.

Secondo la piu recente indagine dell’Istat sull’argomento, datata 2006, diminuisce progressivamente l’uso esclusivo del dialetto, mentre aumenta il numero di coloro che in casa o con gli amici parla un misto di lingua locale e nazionale. Considerate le variabili di sesso, eta e titoli di studio, parlano maggiormente il dialetto gli uomini, le persone anziane e quelle incolte. Geograficamente, invece, il dialetto e piu diffuso nel Sud Italia e nel Nord Est. Cio che pero risulta piu interessante e, come venne osservato sul magazine Treccani, il fenomeno di progressivo sdoganamento del dialetto, che non e piu percepito come lingua del ghetto e degli emarginati, ma come conoscenza che, arricchendo, e utile acquisire.

La maggior parte degli idiomi diffusi in Italia e di provenienza romanza, ma nele zone di confine sono diffuse anche lingue germaniche (il tedesco nel Triveneto) e slave (Trieste, Gorizia e Udine). Minoranze diffuse nel Sud Italia portano ulteriore ricchezza linguistica al paese parlando idiomi greci (Salento e Calabria), albanese ed indo-arii (il romani di sinti e rom).

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