mercoledì 30 luglio 2014

Case ad 1 euro se le restauri: ecco i comuni d’Italia che vendono

Per contrastare l’abbandono di intere citta e borghi da parte della popolazione e far rivivere le zone in difficolta,

alcuni comuni d’Italia hanno proposto un’iniziativa che potra essere la soluzione ideale per chi e in cerca di casa ma non ha abbastanza soldi per competere sull’attuale mercato immobiliare: Salemi (Trapani), Gangi (Palermo) e Carrega Ligure (Alessandria) propongono di vendere case ad 1 euro in cambio della loro ristrutturazione.

Si tratta di case di privati che per disfarsene hanno indicato il Comune come intermediario: chi vuole acquistarle deve solo assumersi gli oneri di ristrutturazione. L’obiettivo del Comune di Gangi e quello di recuperare e valorizzare immobili degradati siti nel centro storico per i quali i proprietari hanno manifestato volonta di cessione gratuita a favore di privati, o societa, disponibili ad investire in un progetto di riqualificazione complessiva del centro storico. Qui con questo sistema sono gia state vendute quattro case ed altre quattro sono in procinto di finalizzare la cessione. Delle 22 destinate in origine a questo progetto, rimangono ancora 16 case in vendita a 1 euro: immobili “a castello”, come si dice in Sicilia, quindi costruiti su piu livelli, in alcuni casi anche 60 metri quadri su quattro piani, che, date le condizioni e le dimensioni, prevedono costi di ristrutturazione dai 20mila ai 25mila euro. A Salemi, dove hanno avuto come sindac o anche Vittorio Sgarbi, l’iniziativa e nata per contrastare l’abbandono del centro storico che ha subito gravi danni dal terremoto del Belice nel 1968.

A Carrega Ligure il problema dello spopolamento del paese ha portato la popolazione attuale da oltre 3mila a soli 98 abitanti. A partire da fine ’800 molti abitanti di Carrega Ligure infatti furono costretti ad emigrare verso le Americhe lasciando alcune abitazioni al loro triste ed inesorabile declino. “Casa ad 1 Euro” e un’iniziativa messa in atto, fino al 2010, per arrestare questo degrado, permettendo a coloro che ne avessero avuto la disponibilita di ristrutturare tali case nel rispetto dell’architettura originale e dell’ambiente in cui furono costruite, venendone in possesso alla cifra simbolica di 1 Euro. Ecco finalmente una proposta innovativa e rivolta davvero al sociale, alle giovani coppie, ai meno fortunati e soprattuto alla salvaguardia del patrimonio architettonico italiano troppo spesso a rischio d’oblio. Non ci sono requisiti sulla residenza, tutti possono accedere all’iniziativa dei comuni citati purche si el abori un progetto di ristrutturazione e rivalutazione della casa entro 365 dall’acquisto; ci si impegni a sostenere le spese notarili per la registrazione, le volture e l’accatastamento; una volta rilasciate le autorizzazioni, si hanno a disposizione due mesi di tempo per far partire i lavori.

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