domenica 27 luglio 2014

Dalla badante al parrucchiere, ecco i mestieri che non conoscono crisi

Secondo l’Ufficio studi della Cgia di Mestre esistono ancora dei mestieri che non conoscono crisi.

Quali sono? La Cgia ha stilato una graduatoria dei lavori “top & down” che si sono registrati tra il 2008 e il 2013 e ha svelato che in cima alla classifica ci sono estetisti, parrucchieri, colf e badanti. Questi, insieme a camerieri, magazzinieri e pony espress, i lavori “aumentati” negli ultimi anni. Nel dettaglio – ha spiegato la Cgia di Mestre – gli estetisti, i parrucchieri, le colf e le badanti hanno registrato un aumento in termini assoluti pari a oltre 314 mila unita (+71,7%). “Gli acconciatori e le estetiste – ha spiegato Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia – stanno conoscendo una profonda evoluzione professionale, dovuta, in particolare, alla scoperta di nuovi ambiti lavorativi racchiusi tra i campi dell’estetica e dell’immagine e quelli della salute. Negli ultimi tempi si e fatto strada un nuovo concetto del benessere, inteso come cura dello stato psico-fisico della persona. Per i lavo ri domestici, invece, e importante sottolineare come in questi ultimi anni di crisi le italiane siano ritornate a fare le colf e le badanti. Nonostante il peso della componente straniera sfiori ancora l’80% del totale degli occupati in questo settore, tra il 2012 e il 2013 la presenza delle italiane e aumentata di quasi il 5%, mentre gli stranieri sono diminuiti dell’8%”. Seguono poi i camerieri, con un incremento di posti di lavoro pari a poco piu di 251.500 (+31,5%) e i magazzinieri e i pony express, con oltre 125.600 occupati in piu (+43,2%). Vanno bene ma si posizionano “fuori dal podio” i cuochi, i baristi e i ristoratori, con quasi 123500 nuovi occupati (+14%).

Quali sono i mestieri in crisi

Al contrario ci sono dei lavori che piu di altri risentono del periodo di crisi. Primi tra tutti i ragionieri. A fronte di una diminuzione di oltre 441mila unita, in termini percentuali la caduta dei ragionieri e stata pesantissima, pari al -40,1%. Imprenditori e amministratori delle piccole imprese hanno invece subito una crisi di occupati di quasi 215mila unita (-38,4%). La Cgia ha inserito nei mestieri che piu hanno risentito della crisi anche quelli dei muratori, carpentieri e ponteggiatori. In termini assoluti si sono trovati senza un lavoro in oltre 177mila (-24,7%). Male anche la situazione di artigiani e operai specializzati del legno, del tessile e dell’abbigliamento: in questo caso la flessione e stata di oltre 109mila unita (-23,9%). Non va bene, infine, neppure per gli insegnanti delle suole secondarie e post-secondarie, le forze di polizia di stato, i vigili urbani e i vigili del fuoco: entrambe le categorie hanno subito una contrazione molto preoccupate anche a seguito dei tagli avvenuti negli ultimi anni nel pubblico impiego.

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