venerdì 25 luglio 2014

Fumatori maggiormente a rischio di suicidi secondo ricerca americana

La correlazione tra tabacco e suicidi era gia nota, ma si trattava di un coincidenza di cattive abitudini e drammi personali.

Si pensava infatti che il maggior numero di fumatori tra suicidi e aspiranti tali non fosse altro che espressione della maggiore tendenza a fumare di chi tende a stati di depressione. Ora, pero, il nesso di causalita viene capovolto da una ricerca condotta nella Washington University School of Medicine, la cui sintesi e stata recentemente pubblicata dalla rivista Nicotine & Tobacco. Secondo gli studiosi americani, infatti, le sostanze contenute nella sigaretta potrebbero indurre stati psicologici tendenti alla depressione. Richard Gruzca, principale autore dello studio, ha spiegato che “la nicotina e un candidato plausibile per spiegare la connessione tra fumo e suicidi”. A Gruzca l’iter appare chiaro: “come qualsiasi altro farmaco che crea dipendenza, la gente inizia ad assumere nicotina per sentirsi bene, ma alla fine ne hanno bisogno per sentirsi normale. L’uso cronico puo contribuire a causare depressione o ansia, che possono aiutare a spiegare il collegamento al suicidio”.

L’indagine degli studiosi di Washington e partita dai dati sui suicidi nei singoli stati americani, messi in relazione con il prezzo delle sigarette. In particolare gli studiosi pensando di aver trovato un rapporto diretto tra ridotta accessibilita al fumo e decrescita del numero di suicidi. Laddove sono aumentate le tasse sul fumo, spiegano i ricercatori, si e ridotto il numero dei suicidi del 15%. Viceversa, gli stati che non hanno applicato le stesse politiche restrittive hanno registrato un aumento dei suicidi del 6% rispetto alla media nazionale. Lo studio si spinge anche ad un’approssimazione dell’effetto benefico delle tasse sul fumo: per ogni dollaro si riduce il tasso di suicidi del 10%

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