sabato 5 luglio 2014

Kevin Costner: Grazie alla pubblicita del tonno giro film che Hollywood rifiuta – VIDEO

Le polemiche sull’ingaggio di Kevin Costner come volto di una nota azienda produttrice di tonno non si placano:

l’attore e registra che grazie a film come “Balla con i lupi”, “Guardia del Corpo”, “Intoccabili” restera indelebile nei cuori dei telespettatori di tutto il mondo, e stato duramente criticato per aver “ceduto” secondo qualcuno al mero denaro diventando testimonial di un prodotto alimentare.

Eppure Costner non rinnega la sua scelta e, tra gli artisti piu eclettici di sempre, e attualmente in Italia con la sua rock band per il concerto “Orvieto 4 Ever”, ha spiegato la sua versione sull’accaduto. Il quotidiano “Repubblica” ha intervistato in esclusiva la star, ponendogli tra le tante domande, come mai abbia deciso di diventare il volto dell’azienda produttrice di tonno. In primis Kevin ha spiegato che la spinta maggiore nella sua vita e portare avanti dei progetti artistici in cui crede. Musica e cinema sembrano andare di pari passo per lui:

Amo entrambe le cose. Nella mia vita non faro mai cio che non voglio fare. Ora ho fatto un film sul razzismo che nessuno ad Hollywood voleva fare, si intitola Black and white. L’ho finanziato da me. Parla di razzismo e la tesi di fondo e la seguente: quando la gente non ha piu argomenti, allora diventa razzista. E se non ha argomenti allo stesso modo puo anche sentirsi vittima di razzismo. Quindi la coppia mista protagonista del film, come tutti gli altri intorno a loro, dovranno andare oltre il colore della pelle per arrivare a capire i veri sentimenti che li muovono. Io interpreto un nonno che difende sua nipote nella custodia di una figlia avuta dal figlio di una donna nera interpretata da Octavia Spencer.

Nella mia vita ho poi ho deciso di fare musica e faccio musica. E stata la gente a convincermi a scrivere e suonare le mie canzoni dicendomi che gli piaceva la mia musica, altrimenti non avrei certo continuato al punto di incidere dischi, all’inizio suonavo solo per il piacere di farlo, senza piani.

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