mercoledì 20 agosto 2014

Umberto Veronesi: Fumare marijuana non fa male

“I danni da spinello sono praticamente inesistenti”.

A dirlo, affermando chiaramente che “la marijuana non fa male”, e Umberto Veronesi, una delle personalita di maggior spicco in campo sanitario, nonche ex ministro della salute, da sempre a favore della liberalizzazione delle droghe leggere. Veronesi e intervenuto a tal proposito in un’intervista al settimanale “Oggi”, in edicola da domani: “La marijuana fa male? Come ministro della Salute, quando ricoprii l’incarico anni or sono, mi posi anch’io questa domanda – ricorda il direttore scientifico dell’Istituto europeo di oncologia di Milano – E me la posi anche come medico e soprattutto come padre di famiglia. Ebbene, la commissione scientifica che avevo nominato concluse che i cosiddetti ‘danni da spinello’ sono praticamente inesistenti. Dopo quella, altre commissioni scientifiche giunsero alle stesse conclusioni. E oggi perfino l’Organizzazione mondiale della sanita ha invitato i governi a depenalizzare l’uso personale di marijuana, consapevole su dati scientifici che l’uso di spinelli non fa male”. Lo scienziato, inoltre, considera “infondata anche la credenza che la marijuana dia dipendenza e apra la strada all’uso delle droghe pesanti, come cocaina e morfina. Liberalizzare lo spinello non e malinteso permissivismo, ma una posizione realistica che punta alla riduzione del danno. Risulta che meta dei nostri giovani e molti adulti fanno uso di marijuana. Ha senso criminalizzarli?”.

Legalizzazione cannabis, Marino: “Deve essere un punto di partenza”

Il tema della legalizzazione delle droghe leggere e tornato in auge all’indomani dei provvedimenti presi da “Pepe” Mujica, presidente dell’Uruguay, che nel suo paese ha legalizzato sia il consumo che la produzione dettando, di fatto, una tendenza che e stata poi seguita anche in molti stati degli USA. In Italia il dibattito ha ripreso vigore e numerosi personaggi pubblici si sono detti favorevoli. Tra i politici Ignazio Marino, sindaco di Roma, ha detto: “Per l’Italia ho un’idea molto chiara di quello che deve essere fatto: la depenalizzazione della marijuana deve essere considerato un punto di partenza perche gli anni di proibizionismo non hanno portato nessun risultato nella prevenzione del drammatico aumento nell’uso di droga”.

Articolo originale