domenica 31 agosto 2014

Gli astronomi hanno scoperto una mega-Terra: si chiama Kepler-10c – VIDEO

Un Pianeta roccioso, dal peso pari a circa 17 volte quello terrestre ma dalle dimensioni che superano di oltre due volte il nostro:

e l’ultimo arrivato nelle “mappe” cosmiche degli astronomi, un corpo celeste collocato a circa 560 anni luce da noi, in direzione della Costellazione del Dragone. Kepler-10c, questo il suo nome, puo essere considerato, secondo gli scienziati, una mega-Terra, in contrapposizione alle super-Terre individuate fino ad adesso le cui dimensioni erano inferiori. Il tempo che impiega per compiere un’orbita completa attorno alla sua Stella e di 45 giorni; il suo stesso sistema include anche un Pianeta di lava di massa pari a tre volte quella terrestre che orbita in appena 20 ore.

Ma il dato piu importante che riguarda questa nuova mega-Terra e certamente il fatto che la sua esistenza sembra mettere in dubbio le conoscenze teoriche degli scienziati in merito alla formazione e alla nascita dei nuovi mondi. «Siamo rimasti estremamente sorpresi quando ci siamo resi conto di che cosa avevamo trovato» ha spiegato Xavier Dumusque dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, a capo dello studio che ha analizzato la natura del Pianeta, partendo dai dati raccolti originariamente dal telescopio spaziale della NASA Kepler.
Un mini-Nettuno mancato

Di Kepler-10c, individuato nel maggio del 2011, si conoscevano gia le ragguardevoli misure (circa 2.3 quelle terrestri) ma la sua massa era ancora ignota: il gruppo di Dumusque, utilizzando lo spettrografo di precisione HARPS-N installato sul Telescopio Nazionale Galileo ubicato presso le isole Canarie, e riuscito ad ottenere questo dato, osservando il gigante roccioso muoversi nel suo sistema. Con la sua composizione in parte simile a quella terreste, ma la massa superiore di ben 17 volte, Kepler-10c puo essere considerato una sorta di “anomalia non prevista”: secondo le teorie correnti, infatti, non si considerava possibile l’esistenza di Pianeti del genere. L’enorme attrazione gravitazionale di un corpo cosi massiccio, infatti, avrebbe dovuto originare uno spesso involucro di gas attorno ad esso, portando il Pianeta ad accrescere le proprie dimensioni fino a diventare come Nettuno o addirittura come Giove: invece Kepler-10c sembra proprio compost o principalmente da rocce, mantenendo la sostanza di un Pianeta solido anziche di un gigante gassoso. «Proprio quando pensi di aver compreso tutto, la natura ti da un’enorme sorpresa, in questo caso letteralmente» ha commentato entusiasticamente Natalie Batalha scienziata per la missione Kepler «Non e meravigliosa la scienza?».

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