lunedì 6 ottobre 2014

Andrea De Cesaris, ex pilota di F1, muore sul GRA

L’ex pilota di Formula Uno Andrea De Cesaris e morto stasera a causa di un incidente stradale sul Grande Raccordo Anulare, all’altezza dello svincolo per il quartiere Bufalotta dopo aver perso il controllo della sua moto.

De Cesaris si e schiantato contro il guardrail ed e morto sul colpo. A nulla e servito il pronto intervento delle volanti e del 118 accorsi sul luogo dell’incidente. Aveva 55 anni, si era ritirato dalle grandi corse nel 1994. In Formula 1 debutto nella penultima gara del mondiale 1980, in Canada, al volante dell’Alfa Romeo, sostituendo Vittorio Brambilla. De Cesaris non vinse mai nulla, ma era detentore di alcuni particolari record: quello maggior numero di Gran Premi disputati senza ottenere una vittoria e il primato mondiale assoluto di ritiri, ben 148 in totale e di ritiri consecutivi, 22.

Il 5 ottobre 2014 e oramai di diritto entrato nel libro nero dei giorni da dimenticare da parte del mondo dei motori e della Formula 1 in particolare. Dopo la tragedia avvenuta al GP del Giappone con il violentissimo scontro di Bianchi contro una ruspa intervenuta a bordo pista per spostare la Sauber di Sutil, nel tardo pomeriggio e arrivata la notizia di un altro incidente che coinvolge da vicino il circo della F1. Mentre il pilota francese della Marussia sta ancora lottando tra la vita e la morte, a non farcela e stato Andrea De Cesaris, ex pilota ritiratosi nel 1994 e oggi deceduto sul raccordo Anulare romano dopo un violentissimo impatto con la sua moto contro il guard rail.

Nato nel 1959, Andrea De Cesaris aveva debuttato in Formula 1 nel 1980 e corse sulle piste dei piu importanti circuiti internazionali fino al 1994 con tantissimi team tra cui Alfa Romeo, McLaren, Ligier, Minardi, Brabham, Rial, Scuderia Italia, Jordan, Tyrrell e Sauber. De Cesaris non aveva mai conquistato alcun importante successo ma era stato comunque un pilota stimato e rispettato da colleghi e cronisti per il suo modo di interpretare le corse, sempre al limite. Tanto da essere stato soprannominato dalla stampa inglese “Andrea De Crasheris” per i numerosi incidenti in pista.

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